Storia
A Cammarata, il culto di Santa Rosalia affonda le sue radici nel XVII secolo e ha un’importanza rilevante sia sul piano religioso sia storico. Una delle prime attestazioni di questa devozione risale all'anno 1625, quando, dopo un’epidemia di peste, la comunità di Cammarata si rivolse alla santa per ottenere protezione e guarigione. Di questa devozione resta solo un'epigrafe dove viene riportato l'evento.
In segno di gratitudine per la fine dell’epidemia, venne concessa la licenza per celebrare la festa di Santa Rosalia come festa comandata, con ufficio duplice e ottava. Questo evento segnò l’inizio di una tradizione devozionale che coinvolgeva non solo celebrazioni annuali, ma anche la commissione di opere d’arte e oggetti liturgici dedicati alla santa.
Uno dei pezzi più significativi di questa devozione è il reliquiario in argento, di forma a urna con cristallo di rocca, commissionato da Francesco Branciforte, signore di Cammarata. Il reliquiario, realizzato dalla scuola argentiera palermitana, è un’opera raffinata che riprende in miniatura lo stile delle grandi urne reliquiarie barocche siciliane. Sui quattro angoli dell'urna compaiono gli stemmi della famiglia Branciforte, sottolineando il legame tra la famiglia nobile e il culto della santa. Sulla sommità dell'urna è posta una graziosa statuetta di Santa Rosalia in abiti monacali, simbolo di protezione e devozione. Questo reliquiario non è solo un oggetto di culto, ma anche un simbolo di ringraziamento da parte di Francesco Branciforte per la protezione ottenuta dalla santa durante la peste.
Nello stesso anno, nel 1625, venne istituita a Cammarata la Confraternita di Santa Rosalia, la quale ottenne la licenza di costruire una chiesa dedicata alla santa. La costruzione della chiesa e l’istituzione della confraternita rappresentarono un momento fondamentale per la diffusione e la formalizzazione del culto di Santa Rosalia a Cammarata. La Confraternita, inoltre, ricevette il permesso di esporre pubblicamente la reliquia della santa, rafforzando ulteriormente la sua presenza nel territorio e consolidando la devozione popolare. Nulla resta della chiesa, ad eccezione della via in cui era stata edificata, in prossimita della matrice di Cammarata. Unico reperto che testimonia l'esistenza di questa chiesa in onore di Santa Rosalia, e' il busto conservato nella chiesa di San Domenico, di cui riportiamo la foto.
Negli anni seguenti, il culto di Santa Rosalia a Cammarata continuò a espandersi, supportato dalla Chiesa e dalle autorità locali, che riconoscevano la sua importanza come protettrice della comunità. Le celebrazioni religiose e le processioni in onore di Santa Rosalia divennero occasioni annuali, coinvolgendo tutta la comunità in atti di fede e preghiera. La presenza del reliquiario, insieme alla chiesa e alla confraternita, consolidò Cammarata come un centro di culto dedicato alla santa, attirando fedeli anche dai paesi limitrofi.
Il reliquiario di Santa Rosalia e la tradizione devozionale a lei associata simboleggiano non solo la fede della comunità di Cammarata, ma anche la riconoscenza per la protezione ricevuta dalla santa. Questo culto locale si inserisce nel più ampio contesto della venerazione di Santa Rosalia in Sicilia, che, soprattutto dopo il ritrovamento delle sue reliquie sul Monte Pellegrino a Palermo, si diffuse capillarmente in molte comunità come simbolo di intercessione divina contro le calamità.
Informazioni tratte dall'archivio storico diocesi agrigento (https://www.archiviostoricodiocesiag.it/s-rosalia-nei-documenti-dellarchivio-storico-diocesano/)